Uno strano incontro alle terme

Veterano/ Fabbro / Lupo Artico

Licantropo

Anche lui sa come funzionano le Terme: gli uomini possono entrare nei giorni dispari, le donne in quelli pari. E mai un giorno in cui possano incrociarsi. Quella è la giornata dove si radunano le donne e non deve essere una casualità se Raya ha scelto uno dei giorni pari per dargli appuntamento alle Terme, con la scusa di mostrargli qualcosa di urgente. L'ha fregato alla grande, perchè quella non era che una trappola, uno scherzo: di lei alle Terme non c'è traccia. Può fiutare i dintorni quanto gli pare che al massimo respirerà la fragranza di ormoni femminili impazziti. E' troppo tardi quando lo capisce, mentre si aggira per le vasche. < Okay, okay me ne vado, si... > Qualche fanciulla ha protestato per la sua presenza lì, pure facendogli notare che non ha il diritto quel giorno di aggirarsi per le Terme: non ha un paio di tette. Per contro ce ne sono una marea nei dintorni che gli fanno tendere i nervi e gli procurano pure un sottile disagio. Normalmente si sarebbe pure lustrato gli occhi e avrebbe inziato a fare il cretino in giro come ci si aspetta dalla sua reputazione. < Non è che avete visto Raya? > Ci prova un' ultima volta. Lo chiede a un quartetto di fatate che si voltano ridacchiando verso di lui e sembrano soppesarlo come un quarto di manzo da esposizione, sbattendo le ciglie civettuole. Va bene che è a petto nudo e gli addominali scolpiti fanno la loro bella figura, ma non c'è mica bisogno di puntargli lo sguardo così sfacciamente e allusivamente verso il cavallo dei suoi pantaloni. < Sembrate non aver mai visto un uomo. Suvvia... > Solo che inizia a indietreggiare perchè non ci sono dubbi: quelle femmine iniziano a fargli paura. Magari fa parte dello scherzo preparato dalla sorella, o magari no, ma quelle quattro assatanate sembrano avere tutta l'intenzione di saltargli addosso. Se poi è un modo alternativo per farlo andare via dalle Terme e farlo correre ci sono riuscite: lui si volta e inizia a svignarsela come un codardo. Maledette fatate. E maledetta pure Raya.

Aggira un paio di vasche in velocità e poi spera di salvarsi sfruttando una strategia alternariva. Si tuffa in un'altra vasca, quella occupata da Kara Morrigan. Senza chiedere il permesso, così d'improvviso che l'impatto con l'acqua solleva onde che rischiano di andare a rovinare il libro che lei sta leggendo. Lui resta sott'acqua, attardandosi senza respirare per almeno un minuto buono. E quando crede di averle depistate riemerge solo con la testa, pianissimo. Prima i capelli biondi, poi gli occhi chiari. E infine la bocca distorta in una smorfia tra la barbetta chiara e corta. Sbatte le palpebre per schiarirsi la vista e non sa come troverà Kara, ma quello che è certo è che non tarda a riconoscerla. < Ehilà. Coordinatrice... > Merda. Però tira fuori la sua migliore faccia di bronzo e il suo sorriso più smagliante.

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Il tempo di schiarirsi meglio la vista, e sbattere un paio di volte le palpebre è quello che gli serve per rendersi conto che c'è qualcosa che non va. È davvero nuda la Saltatrice o è lui che ha le traveggole? Ma sbirciando verso l'acqua non gli sembra di vedere tracce di stoffe e neanche di colori che non sia quello della pelle chiara dell'altra. < Ma sei nuda solo sopra o anche sotto? > Non vuole accertarsene con qualche altra occhiata insistente da maniaco e lo sguardo le si pianta ad altezza del viso. La fronte appena aggrottata, forse persino a disagio, e neanche gli importa di nasconderlo. Lui ha solo il petto nudo e in acqua s'intravede la stoffa nera delle sue braghe. < Non credevo che alla Coordinatrice piacesse violare le regole > Ammette, sorpreso. Lei è sempre così rigida, tutto d'un pezzo, che quella si che è una strana novità. < Lo sai vero che la nudità non è permessa? > Ha abbassato il tono di voce per non tradirla. E per non tradirsi: è pure sempre un uomo che sta abusando delle terme durante la giornata il cui l'accesso è consentito solo alle donne. Ma gli basta restare immerso sino al collo e dare le spalle a chiunque. Con quei lunghi capelli biondi, da dietro, lo sembra facilmente una donna: gli è già successo. E oltre a riderci sopra, ora lo sfrutta come vantaggio per non farsi beccare.

< Ahm. Non è un libro noioso? > A lui non sembra poi molto interessargli la Birmania. < Sono più interessato alla Città di Mezzo e i suoi abitanti > Ammette, sfregandosi pensieroso il naso. Dato che era in ammollo tanto valeva approfittarne. < Ad esempio, qual è la Paura della nostra Coordinatrice? > Quella curiosità gli è rimasta dopo l'ultimo allenamento. Indiscreto? Sicuro. Il veterano non era sprovvisto di faccia tosta. < La temperatura è piacevole. Forse gradirei più della birra che del vino > Distende appena le spalle, divertito. Chissà come finisce quella barzelletta.

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Non è una casualità se di punto in bianco si immerge totalmente con la testa. E ne riaffiora solo dopo che un grupetto di fatate supera la vasca starnazzando proprio come uno stuolo di oche. Lui sbuffa, roteando appena gli occhi, restandosene sempre sul chi vive, con il rischio di essere beccato. Non che gli dispiacciano le attenzioni femminili, lo hanno sempre lusingato. Ma ora non sembra rincorrere nessuno con lo sguardo e neanche azzarda altre occhiate al di sotto del pelo d'acqua.

< Interessante. Questo è un lato del tuo carattere su cui non ci avrei affatto scommesso > Quella trasgressività di cui Kara si vanta, senza indugi. Pure infiocchettandola con un tono roco e provocante in grado di farlo sorridere. Allarga le braccia contro il bordo della vasca concedendosi il lusso di rilassarsi del tutto mentre osserva la Coordinatrice con un taglio degli occhi che si è affilato. < Sono affascinato dai Samurai. Loro si che erano veri guerrieri. Senza paura. E con un senso del dovere e dell'onore estremi > Non è del tutto ignorante, anche se la sua cultura non è particolarmente vasta. < Credo che il Bushido sia uno dei codici di condotta migliori. E uno dei più difficili a cui attenersi > Non è chiaro sino a quanto si spinga la sua conoscenza a riguardo, perchè non si sofferma oltre su quell'argomento.

< Io non ho mica voglia di saltarti alla gola > Confessa candidamente. Poi scuote piano la testa. < Noi Licantropi siamo sempre emotivi. E stressati. Noi Lupi spesso siamo tutti empaticamente connessi. Ne basta che da di matto per far innervosire tutti. Non è facile gestire tutte le emozioni. E assecondiamo più facilmente l'istinto che la ragione > Reclina appena la testa di lato senza smettere di fissarla in viso. < Se fosse facile non credo si chiamerebbe Maledizione... > Aggiunge, con un mezzo sorriso storto. < E credevo che per i Saltatori non fosse diverso. Difficile gestire tutto quello che vi riguarda. Persino angosciante. Ma tu invece sembri aver trovato il modo per non risentirne, o sbaglio? > E' curioso, non ci sono dubbi. E ne approfitta per capire meglio qualcosa in più della propria interlocutrice rimasta sino a quel momento avvolta in un alone di mistero. Non è che capita tutti i giorni di poter stare assieme in ammollo in acqua.